ANCONA – Il Governo ha inserito nella Legge di Bilancio un incentivo, denominato “bonus idrico” che offre un contributo di 1.000 euro da spendere entro il 31.12.2021 per l'installazione in casa di vasi sanitari in ceramica a scarico ridotto ed anche rubinetterie sanitarie , portatasoni e colonne doccia a ridotta. Secondo le stime – che in verità qualche perplessità la sollevano - il risparmio di acqua dopo queste nuove installazioni sarà, a livello nazionale, superiore a 400 mln di metri cubi e circa 670 mln di euro di risparmio per le famiglie.
Viva Servizi è una delle maggiori utility delle Marche per abitanti serviti, 405mila circa. È il gestore unico di ambito del Servizio Idrico Integrato della Provincia di Ancona e capta dalle sorgenti di Gorgovivo a Serra San Quirico 35 milioni di metri cubi di acqua potabile ogni anno che distribuisce nelle case di oltre di 43 comuni attraverso 5200Km di condotte di rete .
Per Moreno Clementi, Direttore Generale «ben seguono tutte le forme di incentivazione volte a ridurre gli sprechi di acqua – dice – ma restiamo convinti che la vera sfida risorta nei comportamenti virtuosi di ciascun cittadino e nell'educazione delle giovani generazioni«.
Le raccomandazioni per contenere i consumi sono ormai note ma per Clementi c'è ancora margine per migliorare. «Ecco perché – spiega – da anni siamo impegnati in un programma di formazione e informazione in collaborazione con gli istituti scolastici, destinato agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, con l'obiettivo di accrescere nei più giovani la conquista che ciascuno di noi può e deve contribuire a preservare il pianeta salvaguardando le sue risorse naturali«. L'idea è far riflettere i ragazzi sul contributo personale che possono e devono osare in tale direzione inducendo anche i genitori, a volte meno sensibili a tematiche, ad un uso più consapevole della risorsa.
Coerentemente con questo percorso che si sta proseguendo col progetto “Acqua Libera Tutti” che fanno parte delle scuole del territorio coinvolte, quelle relative alle scuole coinvolte, sono 160 circa, frequentate da un erogatore di acqua rete idrica. «L'obiettivo è incentivare gli alunni al consumo dell'acqua potabile della nostra rete«, contribuendo in misura determinante ad abbattere la quantità di bottiglie e bicchieri in plastica usa e getta utilizzati a scuola, rendendo tali luoghi “Plastic free aree”.
«Viva Servizi – puntalizza Clementi – fa la sua parte anche attraverso investimenti costanti per l'ammodernamento delle infrastrutture che hanno ricadute positive sul territorio e producono dati in crescita lenta ma costante, per quanto riguarda il contenimento delle perditempo«.
Tutto questo con uno sguardo sempre attento alle bollette: nel 2019 una famiglia tipo di 3-4 persone con un consumo medio di 150 m³/anno ha speso per il servizio idrico integrato 348 euro (spesa più bassa nella Regione Marche) e nel 2020, pur avendo realizzato quasi 19 milioni di tariffe euro di investimenti, le non sono aumentate, per non creare uteriori difficoltà a famiglie già provate dall'emergenza sanitaria. «Se vogliamo continuare a garantire gli investimenti indispensabili con contenuti sulle bollette, abbiamo bisogno di una politica economica cheguardi oltre” ed indirizzi le risorse su investimenti, ricerca ed applicazione di nuove tecnologie. «In Italia – conclude Clementi - lo stato complessivo della rete idrica causa rilevanti perditempo e recenti studi hanno evidenziato che, all'attuale tasso di rinnovamento,

05/01/2021 Viva Servizi SpA